Il rimodellamento della punta è un momento fondamentale della rinoplastica. L’asportazione del gibbo riduce il volume della porzione superiore della piramide nasale. La punta va rifatta per adattare alle nuove proporzioni del naso la sua forma e le sue dimensioni.
Questi non sono gli unici aspetti da considerare. La raffinatezza del naso che abbiamo realizzato si vedrà sopratutto nella definizione della punta. L’eleganza della punta darà altrettanta eleganza al viso del paziente.
Una punta grossa, storta o cadente va corretta. La correzione ci darà un buon risultato ma solo un punta elegante renderà il naso particolarmente interessante.
Il chirurgo che conosce le numerose tecniche per rimodellare la punta, sa scegliere la più idonea in base alla struttura delle cartilagini da rimodellare ed è il chirurgo che saprà rendere più elegante il viso del paziente.
La pelle che copre la punta è più spessa della pelle che copre le restanti porzioni del naso e nell’immediato postoperatorio potrà essere grossa, rossa e gonfia.
La forma sarà quella che si vede quando si toglie il gesso ma solo con il passare dei mesi si assesterà e si rassetterà raggiungendo le sue proporzioni e il suo aspetto definitivo. Tale processo di guarigione è tanto più lento quanto più spessa è la pelle.
La punta è anche la struttura che più a lungo è dolente dopo l’intervento.
Sicuramente va evitata una punta a patata
Una punta cadente con il sorriso deve restare in posizione. Una punta anonima deve diventare elegante.
Non bisogna avere paura del lavoro e delle proposte di un chirurgo esperto: una punta di aspetto chirurgico non sarà mai elegante, una punta definita e di aspetto naturale lo sarà sempre.