Il progetto fotografico nella rinoplastica: errori, valutazione fotoritocco, significato reale

Pubblicato il 26 Novembre 2020 in Chirurgia estetica

Come si può definire il progetto fotografico.

Possiamo dire che è un veloce viaggio tra il come sono e il come vorrei essere: una breve carrellata di fotoritocchi che in pochi minuti soddisfa il desiderio del paziente di vedere come sarà il suo viso senza l’attesa, il trauma dell’intervento, i primi giorni postoperatori, il raggiungimento di un aspetto presentabile, la lenta guarigione.

Talora è lo stesso paziente che lo realizza e te lo mostra. Qualche volta il suo progetto è realizzabile, qualche volta no.

Il chirurgo ha il difficile compito di allargare questo breve arco temporale e riportarlo alle sue corrette dimensioni.

Ha il compito di far comprendere che le foto servono solo ad avere un’idea di come potrebbe essere il viso del paziente dopo l’intervento.

Ha il compito di far comprendere che il punto di arrivo è il frutto di un lavoro che definisce le nuove linee del naso con l’uso delle tecniche più idonee al caso durante l’intervento.

Ha il compito di far comprendere che i lividi scompaiono nel corso di 15 gg., l’edema più lentamente e la guarigione completa del naso si ottiene in 8-10 mesi.

Ha, in definitiva, il compito di far comprendere che l’illustrazione del progetto in pochi minuti riassume un viaggio che durerà mesi e l’idea che tutto si possa svolgere nell’arco di poco tempo non è veritiera anche se spesso viene venduta come tale qualche chirurgo perché accattivante.

L’attesa del risultato

E’ è lunga per il paziente come per il chirurgo.

Il primo si aspetta che il suo viso migliori con le implicazioni psicologiche positive che ne derivano.

Il chirurgo si aspetta di più.

Si aspetta che il risultato sia l’effetto di una corretta strategia preoperatoria elaborata guardando e riguardando le foto, sia il frutto di corrette scelte intraoperatorie.

Usare sempre la stessa tecnica serve a rimodellare il naso ma non sempre a renderlo adatto al viso del paziente.

Un risultato raffinato non deriva dal saper fare un naso sempre uguale ma un naso adatto al viso del paziente che risulterà più bello ed elegante.

Solo comprendendo questo paziente e chirurgo potranno percorrerre assieme un viaggio che, apparentemente breve nella visione di un fotoritocco, diventa lungo attraverso i colloqui preoperatori, la preparazione all’intervento, l’intervento, le medicazioni postoperatorie e i controlli che si protraggono sino alla guarigione.