Rinoplastica secondaria: che cos’è, quando farla

Pubblicato il 6 Luglio 2018 in News

intervento di rinoplastica secondariarinoplastica secondaria intervento 1a

Un reintervento dopo una rinoplastica primaria ha un significato differente a seconda del problema del paziente.

Tutte le rinoplastiche primarie prevedono la possibilità (7-8%) di effettuare un ritocco per migliorare il risultato ottenuto con il primo intervento. Si tratta di piccole correzioni che non prevedono innesti.
Nel caso presentato la persistenza di un piccolo gibbo e una eccessiva proiezione della punta sono stati corretti con un ritocco che di solito viene effettuato dallo stesso chirurgo.

In altri casi il reintervento è da considerarsi una rinoplastica secondaria

rinoplastica di revisione intervento 2a

In alcuni casi i pazienti in occasione del primo intervento sono stati sottoposti ad una rinoplastica parziale o incompleta e sono portatori di difetti estetici determinati dall’operato del primo chirurgo (asportazione del solo gibbo osseo, tetto aperto in mancanza di osteotomie basali, punta non modificata e sproporzionata rispetto alla piramide).

Nel caso presentato al paziente è stato probabilmente rimosso solo il gibbo osseo senza regolarizzazione della restante porzione del profilo e senza plastica della punta. Solitamente per un reintervento il paziente si rivolge ad un altro chirurgo e quindi non sempre è possibile avere delle foto antecedenti il primo intervento per meglio valutare l’esito chirurgico.

Questo tipo di rinoplastica secondaria di solito non presenta particolari problemi ed il risultato può ancora essere quello desiderato dal paziente in occasione del primo intervento.

In altri casi il primo intervento è causa di vistosi inestetismi

intervento di rinoplastica secondaria bari intervento rinoplastica secondaria prima e dopo
asportazione eccessiva del dorso con insellamento del naso,
• irregolarità della punta per asportazione asimmetrica delle cartilagini,
• deviazione della piramide o della punta.

Rinoplastica secondaria: Chirurgia estetica o plastica?

La rinoplastica secondaria non è più da considerarsi un intervento di chirurgia estetica ma un intervento di chirurgia plastica il cui scopo non è sempre quello di dare al paziente il risultato sperato inizialmente quanto quello di eliminare gli inestetismi prodotti dal primo intervento. Si tratta di un intervento più complesso, che prevede spesso un prelievo di cartilagine costale o dalla conca del padiglione auricolare per effettuare degli innesti.

prima intervento rinoplastica di revisionedopo intervento rinoplastica di revisione

Rinoplastica secondaria: dopo quanto tempo dalla prima operazione?

Tutti i reinterventi:
• devono essere programmati non prima di otto mesi dal primo
• devono avere corrette indicazioni, una adeguata programmazione chirurgica e devono essere illustrati al paziente per fargli comprendere scopi e possibili risultati senza indurre false speranze
• possono essere effettuati sia in anestesia locale che in anestesia generale
• hanno tempi di guarigione simili alla rinoplastica primaria o talora più brevi se non si eseguono osteotomie
• possono avere rischi maggiori in caso di innesti cartilaginei che vanno incontro ad un minimo riassorbimento con possibile modifica dell’aspetto del naso nel corso dei mesi successivi al reintervento
• hanno costi differenti a seconda del tipo di intervento (minimi in caso di ritocco, maggiori in caso di rinoplastica secondaria con innesti).